Analisi delle opere e racconto della vita riconsegnano la voce e il volto di una protagonista della letteratura italiana e del costume di inizio Novecento. Amalia Guglielminetti (1881-1941) pubblica i primi versi a vent’anni e raggiunge l’apice del successo nel 1909 con «Le seduzioni» dove è «quella che va sola», trasposizione poetica della propria persona singolare femminile; coraggiosa e contraddittoria, si lega a Gozzano, poi a Pitigrilli, non si sposa né diventa madre; è autrice di novelle, commedie, fiabe (soprattutto per il «Corriere dei Piccoli») e romanzi (come «La rivincita del maschio»); fonda e dirige una rivista, e dal 1928 finisce, nell’ordine, in tribunale, in carcere, in casa di cura, ai margini della civiltà letteraria e nel dimenticatoio.
Singolare femminile. Amalia Guglielminetti nel Novecento italiano
Alessandro Ferraro
2022-01-01
Abstract
Analisi delle opere e racconto della vita riconsegnano la voce e il volto di una protagonista della letteratura italiana e del costume di inizio Novecento. Amalia Guglielminetti (1881-1941) pubblica i primi versi a vent’anni e raggiunge l’apice del successo nel 1909 con «Le seduzioni» dove è «quella che va sola», trasposizione poetica della propria persona singolare femminile; coraggiosa e contraddittoria, si lega a Gozzano, poi a Pitigrilli, non si sposa né diventa madre; è autrice di novelle, commedie, fiabe (soprattutto per il «Corriere dei Piccoli») e romanzi (come «La rivincita del maschio»); fonda e dirige una rivista, e dal 1928 finisce, nell’ordine, in tribunale, in carcere, in casa di cura, ai margini della civiltà letteraria e nel dimenticatoio.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
| Alessandro Ferraro - Singolare femminile. Amalia Guglielminetti nel Novecento italiano.pdf accesso chiuso 
											Tipologia:
											Documento in versione editoriale
										 
										Dimensione
										580.45 kB
									 
										Formato
										Adobe PDF
									 | 580.45 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia | 
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



