La narrazione della battaglia di Lepanto è caratterizzata dalla presenza di un pantheon di eroi che col loro valore hanno contribuito alla vittoria. Ma c’è un’eccezione, un unico codardo: Gian Andrea Doria, ammiraglio genovese al servizio della Spagna. L’opera che più ha contribuito all’affermazione di questa narrazione è il Marcantonio Colonna alla battaglia di Lepanto di Alberto Guglielmotti. Lo scopo di questo contributo è analizzare il racconto di Guglielmotti mettendolo a confronto con i resoconti dei protagonisti della battaglia, per ricostruire il percorso attraverso cui ha preso corpo l’immagine di codardia associata al comportamento del Doria.
Raccontare una battaglia. Narrazione e fonti su Gian Andrea Doria a Lepanto (7 ottobre 1571)
Emiliano Beri
2024-01-01
Abstract
La narrazione della battaglia di Lepanto è caratterizzata dalla presenza di un pantheon di eroi che col loro valore hanno contribuito alla vittoria. Ma c’è un’eccezione, un unico codardo: Gian Andrea Doria, ammiraglio genovese al servizio della Spagna. L’opera che più ha contribuito all’affermazione di questa narrazione è il Marcantonio Colonna alla battaglia di Lepanto di Alberto Guglielmotti. Lo scopo di questo contributo è analizzare il racconto di Guglielmotti mettendolo a confronto con i resoconti dei protagonisti della battaglia, per ricostruire il percorso attraverso cui ha preso corpo l’immagine di codardia associata al comportamento del Doria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



