La tradizione lessicale ha sempre utilizzato una serie di espressioni per designare certi fenomeni relativi a ciò che alcuni linguisti, sulla scia di Coseriu, chiamano “discorso ripetuto”, quello cioè costituito da elementi polirematici; negli ultimi decenni tuttavia la ricerca linguistica – in particolare il campo di studi che va sotto il nome di “fraseologia” – ha prodotto notevoli proposte, accompagnate da nuove designazioni terminologiche. Il presente saggio intende esplorare, tanto sul versante italiano quanto su quello spagnolo, la terminologia impiegata dagli specialisti di questo settore della linguistica per riferirsi ai vari fenomeni relativi alle “forme fisse” presenti nella lingua e contrastarla con le definizioni dei dizionari. Viene messo in evidenza che l’approccio sistematico degli studiosi ispanici ha contribuito all’uso piuttosto generale di un lessico il cui consenso è relativamente unanime, ma soprattutto ha evitato in larga misura problemi di polisemia e di omonimia; ciò non pare essere accaduto con la stessa frequenza nell’ambito degli studi italiani, dove sussistono zone di sovrapposizione lessicale; le incongruenze dei dizionari bilingui derivano anche da questa situazione di partenza. Per quanto riguarda la presenza di tale terminologia nei dizionari dello spagnolo e dell’italiano, bisogna riconoscere che nella nostra pur breve e incompleta indagine abbiamo constatato che non sempre questi hanno accolto l’accezione specializzata della parola. Tra i compiti della lessicografia resta dunque quello di adeguarsi al campo degli studi fraseologici, incorporando i risultati delle indagini più recenti.
“Il metalinguaggio della fraseologia in dizionari e testi specialistici tra Italia e Spagna”
CAPRA, Daniela
2016-01-01
Abstract
La tradizione lessicale ha sempre utilizzato una serie di espressioni per designare certi fenomeni relativi a ciò che alcuni linguisti, sulla scia di Coseriu, chiamano “discorso ripetuto”, quello cioè costituito da elementi polirematici; negli ultimi decenni tuttavia la ricerca linguistica – in particolare il campo di studi che va sotto il nome di “fraseologia” – ha prodotto notevoli proposte, accompagnate da nuove designazioni terminologiche. Il presente saggio intende esplorare, tanto sul versante italiano quanto su quello spagnolo, la terminologia impiegata dagli specialisti di questo settore della linguistica per riferirsi ai vari fenomeni relativi alle “forme fisse” presenti nella lingua e contrastarla con le definizioni dei dizionari. Viene messo in evidenza che l’approccio sistematico degli studiosi ispanici ha contribuito all’uso piuttosto generale di un lessico il cui consenso è relativamente unanime, ma soprattutto ha evitato in larga misura problemi di polisemia e di omonimia; ciò non pare essere accaduto con la stessa frequenza nell’ambito degli studi italiani, dove sussistono zone di sovrapposizione lessicale; le incongruenze dei dizionari bilingui derivano anche da questa situazione di partenza. Per quanto riguarda la presenza di tale terminologia nei dizionari dello spagnolo e dell’italiano, bisogna riconoscere che nella nostra pur breve e incompleta indagine abbiamo constatato che non sempre questi hanno accolto l’accezione specializzata della parola. Tra i compiti della lessicografia resta dunque quello di adeguarsi al campo degli studi fraseologici, incorporando i risultati delle indagini più recenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



