Nel quadro della strategia commerciale delineata fin dalla Comunicazione Europa Globale del 2006, l'UE ha posto particolare enfasi sull'opportunità di attivarsi ai fini della conclusione di accordi preferenziali di libero scambio che si caratterizzano per una portata "approfondita" e "globale" (i c.d. "accordi di nuova generazione") e di concentrarsi, in tale prospettiva, sull'approfondimento delle relazioni commerciali con i Paesi dalle economie emergenti e, in particolare, con i partner asiatici, in considerazione, principalmente, delle consistenti potenzialità di crescita dei relativi mercati. L'intensificazione dei rapporti con tale regione ha fatto sorgere, inoltre, la consapevolezza, anche in capo all'UE, della crescente rilevanza dei profili correlati alla c.d. connettività e della conseguente esigenza di estendere l'ambito della cooperazione a tali tematiche. L'ampliamento del piano della cooperazione a profili diversi ed ulteriori rispetto a quelli che connotano i tradizionali accordi di libero scambio desta, tuttavia, nella prospettiva del diritto UE, non trascurabili interrogativi in merito alla sussistenza, in capo all'Unione, delle competenze a tal fine necessarie e, in particolare, del relativo rapporto con le prerogative degli Stati membri. Il lavoro si propone, pertanto, di esaminare l'evoluzione delle relazioni esterne dell'UE alla luce della citata apertura verso i partner asiatici nella specifica prospettiva dell'analisi, sulla base della giurisprudenza e della prassi ricavabili dai dicta della Corte di giustizia, delle competenze necessarie per stipulare gli accordi attraverso i quali si estrinseca (o si potrà estrinsecare), in concreto, detta cooperazione.

Diritto dell’Unione europea e commercio internazionale: le competenze esterne alla prova delle relazioni economiche con i partner asiatici,

Chiara Gambino
2024-01-01

Abstract

Nel quadro della strategia commerciale delineata fin dalla Comunicazione Europa Globale del 2006, l'UE ha posto particolare enfasi sull'opportunità di attivarsi ai fini della conclusione di accordi preferenziali di libero scambio che si caratterizzano per una portata "approfondita" e "globale" (i c.d. "accordi di nuova generazione") e di concentrarsi, in tale prospettiva, sull'approfondimento delle relazioni commerciali con i Paesi dalle economie emergenti e, in particolare, con i partner asiatici, in considerazione, principalmente, delle consistenti potenzialità di crescita dei relativi mercati. L'intensificazione dei rapporti con tale regione ha fatto sorgere, inoltre, la consapevolezza, anche in capo all'UE, della crescente rilevanza dei profili correlati alla c.d. connettività e della conseguente esigenza di estendere l'ambito della cooperazione a tali tematiche. L'ampliamento del piano della cooperazione a profili diversi ed ulteriori rispetto a quelli che connotano i tradizionali accordi di libero scambio desta, tuttavia, nella prospettiva del diritto UE, non trascurabili interrogativi in merito alla sussistenza, in capo all'Unione, delle competenze a tal fine necessarie e, in particolare, del relativo rapporto con le prerogative degli Stati membri. Il lavoro si propone, pertanto, di esaminare l'evoluzione delle relazioni esterne dell'UE alla luce della citata apertura verso i partner asiatici nella specifica prospettiva dell'analisi, sulla base della giurisprudenza e della prassi ricavabili dai dicta della Corte di giustizia, delle competenze necessarie per stipulare gli accordi attraverso i quali si estrinseca (o si potrà estrinsecare), in concreto, detta cooperazione.
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