Il contributo esamina dapprima l'obiettivo principale del disegno di legge costituzionale sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, ossia quello di porre rimedio alla mancanza di stabilità e coesione dei governi e alla loro conseguente incapacità di produrre le riforme organiche necessarie per il futuro della nostra società, e giunge alla conclusione che la riforma è insufficiente allo scopo, se non addirittura controproducente. L'indagine prosegue evidenziando alcuni interventi che potrebbero essere utili al suddetto scopo e che dovrebbero riguardare la qualità dell'ambiente politico-sociale e la partecipazione sociale alla vita politica, i meccanismi istituzionali specifici, i beni pubblici e l'azione pubblica.
LE RIFORME ASSENTI
Fabio Tirio
In corso di stampa
Abstract
Il contributo esamina dapprima l'obiettivo principale del disegno di legge costituzionale sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, ossia quello di porre rimedio alla mancanza di stabilità e coesione dei governi e alla loro conseguente incapacità di produrre le riforme organiche necessarie per il futuro della nostra società, e giunge alla conclusione che la riforma è insufficiente allo scopo, se non addirittura controproducente. L'indagine prosegue evidenziando alcuni interventi che potrebbero essere utili al suddetto scopo e che dovrebbero riguardare la qualità dell'ambiente politico-sociale e la partecipazione sociale alla vita politica, i meccanismi istituzionali specifici, i beni pubblici e l'azione pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



