La normativa europea sulla finanza sostenibile rappresenta una “nuova frontiera” del diritto dei mercati finanziari. Lo scritto si interroga sull’individuazione di una teoria generale che sostenga le regole fondamentali e che, ulteriormente, governi le interpretazioni, rilevanti anche in ambito pratico, come ad esempio quelle che riguardano l’informativa di sostenibilità, sia sul mercato primario sia sul mercato secondario. Nell'ambito di un'analisi ancora preliminare, il lavoro considera il "greenwashing" come il corrispettivo, nell'ambito della finanza sostenibile, di figure quali il falso in prospetto (nel mercato primario) o la manipolazione informativa (nel mercato secondario) che sono condotte antigiuridiche nella finanza “tradizionale”. In particolare, si interroga sull'opportunità di valutare se (e come) il diverso contesto, in cui tali istituti operano (o opereranno, nel caso della finanza sostenibile), li renda in qualche modo differenti rispetto al “tradizionale” diritto dei mercati finanziari. Attraverso tale metodo di raffronto, l’obiettivo è quello di promuovere un approfondimento delle ragioni e delle conseguenze delle scelte di politica legislativa nel contrasto al greenwashing nel diritto dei mercati finanziari. In tale prospettiva, il lavoro si interroga sul rapporto tra greenwashing – in caso di false informazioni in materia di sostenibilità - ed informativa agli investitori sul mercato primario in sede di offerta al pubblico di strumenti finanziari. Successivamente, lo scritto si sofferma sulla qualificazione della fattispecie nella disciplina sul mercato secondario nell'ambito dell'informativa continua, considerandone anche la rilevanza ai fini della nozione di informazione privilegiata, quando concerne i profili relativi alla sostenibilità dell'emittente. Sia per quanto riguarda l’informativa al mercato primario sia per quella relativa al mercato secondario, le incertezze interpretative si riflettono sul versante applicativo nel contrasto al greenwashing. I rischi che ne derivano sono simmetrici, potendo condurre a supervisione pubblica eccessiva od insufficiente. L’analisi così svolta intende contribuire alla rielaborazione della teoria tradizionale che governa la regolamentazione dei mercati finanziari, per pervenire ad un assetto giuridico sull’informativa di sostenibilità che possa consolidarsi negli istituti che tradizionalmente governano la protezione degli investitori.

Finanza sostenibile e greenwashing

Siri
2024-01-01

Abstract

La normativa europea sulla finanza sostenibile rappresenta una “nuova frontiera” del diritto dei mercati finanziari. Lo scritto si interroga sull’individuazione di una teoria generale che sostenga le regole fondamentali e che, ulteriormente, governi le interpretazioni, rilevanti anche in ambito pratico, come ad esempio quelle che riguardano l’informativa di sostenibilità, sia sul mercato primario sia sul mercato secondario. Nell'ambito di un'analisi ancora preliminare, il lavoro considera il "greenwashing" come il corrispettivo, nell'ambito della finanza sostenibile, di figure quali il falso in prospetto (nel mercato primario) o la manipolazione informativa (nel mercato secondario) che sono condotte antigiuridiche nella finanza “tradizionale”. In particolare, si interroga sull'opportunità di valutare se (e come) il diverso contesto, in cui tali istituti operano (o opereranno, nel caso della finanza sostenibile), li renda in qualche modo differenti rispetto al “tradizionale” diritto dei mercati finanziari. Attraverso tale metodo di raffronto, l’obiettivo è quello di promuovere un approfondimento delle ragioni e delle conseguenze delle scelte di politica legislativa nel contrasto al greenwashing nel diritto dei mercati finanziari. In tale prospettiva, il lavoro si interroga sul rapporto tra greenwashing – in caso di false informazioni in materia di sostenibilità - ed informativa agli investitori sul mercato primario in sede di offerta al pubblico di strumenti finanziari. Successivamente, lo scritto si sofferma sulla qualificazione della fattispecie nella disciplina sul mercato secondario nell'ambito dell'informativa continua, considerandone anche la rilevanza ai fini della nozione di informazione privilegiata, quando concerne i profili relativi alla sostenibilità dell'emittente. Sia per quanto riguarda l’informativa al mercato primario sia per quella relativa al mercato secondario, le incertezze interpretative si riflettono sul versante applicativo nel contrasto al greenwashing. I rischi che ne derivano sono simmetrici, potendo condurre a supervisione pubblica eccessiva od insufficiente. L’analisi così svolta intende contribuire alla rielaborazione della teoria tradizionale che governa la regolamentazione dei mercati finanziari, per pervenire ad un assetto giuridico sull’informativa di sostenibilità che possa consolidarsi negli istituti che tradizionalmente governano la protezione degli investitori.
2024
9788828868439
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