Il saggio ripercorre la scrittura teatrale di Roberto Roversi cogliendone i tratti di continuità e discontinuità con il panorama teatrale contemporaneo. Ci si sofferma sui rapporti con Pasolini per la visione ideologica espressa da Unterdenlinden e da Porcile e poi da Il crack e Affabulazione. Teatro espressamente politico, non retorico e rivolto a spettatori partecipi, si rivela tale a partire dallo stile, prima ancora che dalla messinscena. Si evidenzia uno stile umoristico e grottesco in linea con le urgenze degli anni ‘50-‘60 espresse dagli articoli su «Sipario», ma interpretato da Roversi con una cifra del tutto personale. Infine, si offre un’interpretazione della scrittura drammatica di Roversi a partire dalla declinazione dell’“elenco dei personaggi”, del dialogo, degli elementi metateatrali e della didascalia, strumento mutevole lungo gli anni nelle opere dell’autore.
Note (solo preliminari) sulla scrittura teatrale di Roberto Roversi
Morando Simona
2024-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre la scrittura teatrale di Roberto Roversi cogliendone i tratti di continuità e discontinuità con il panorama teatrale contemporaneo. Ci si sofferma sui rapporti con Pasolini per la visione ideologica espressa da Unterdenlinden e da Porcile e poi da Il crack e Affabulazione. Teatro espressamente politico, non retorico e rivolto a spettatori partecipi, si rivela tale a partire dallo stile, prima ancora che dalla messinscena. Si evidenzia uno stile umoristico e grottesco in linea con le urgenze degli anni ‘50-‘60 espresse dagli articoli su «Sipario», ma interpretato da Roversi con una cifra del tutto personale. Infine, si offre un’interpretazione della scrittura drammatica di Roversi a partire dalla declinazione dell’“elenco dei personaggi”, del dialogo, degli elementi metateatrali e della didascalia, strumento mutevole lungo gli anni nelle opere dell’autore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



