The University of Genoa Palace was originally built as the seat of the Jesuit College. Construction began around 1633, thanks to partial funding from the Balbi family, and designed by Bartolomeo Bianco. The structure is unusual because it is arranged in steps on sloping ground and does not have the two traditional courtyards that separate public and private activities. The fathers' homes and private annexes are located on the second level of the single courtyard, in a set-back position that guarantees privacy. It is precisely in this wing of the building that the ancient Domestic Oratory is located, enriched by a decoration created between 1704 and 1709 by the Genoese painter Domenico Parodi (1672-1742) with portraits and symbolic attributes of Jesuit saints and martyrs inserted in a quadrature enriched by fake marble frames and gilding. This contribution aims to analyse the illusionistic stratagems adopted by the author in sophisticated and effective compromises between perspective rigor and the colouristic and plastic rendering of the decoration.

Il Palazzo dell’Università di Genova nasce come sede del Collegio dei Gesuiti. La costruzione è iniziata nel 1633 circa, grazie al parziale finanziamento della famiglia Balbi, su progetto di Bartolomeo Bianco. La struttura è anomala per la sua tipologia, in quanto è disposta a gradoni su un terreno in pendenza e non presenta i due tradizionali cortili che separano le attività pubbliche da quelle private. Le abitazioni dei padri e gli annessi privati sono infatti collocati al secondo livello dell’unico cortile, in una posizione arretrata che ne garantisce la riservatezza. È proprio in questo braccio dell’edificio che si trova l’antico Oratorio Domestico, arricchito da una decorazione realizzata tra il 1704 e il 1709 dal pittore genovese Domenico Parodi (1672-1742) con ritratti e attributi simbolici dei santi e martiri gesuiti inseriti in una quadratura arricchita da cornici in finto marmo e dorature. In questo contributo si intendono analizzare gli stratagemmi illusionistici adottati dall’autore in sofisticati ed efficaci compromessi tra rigore prospettico e resa coloristica e plastica della decorazione.

La geometria nelle quadrature nell’antico Oratorio Domestico del Palazzo dell’Università di Genova

Candito Cristina
2024-01-01

Abstract

The University of Genoa Palace was originally built as the seat of the Jesuit College. Construction began around 1633, thanks to partial funding from the Balbi family, and designed by Bartolomeo Bianco. The structure is unusual because it is arranged in steps on sloping ground and does not have the two traditional courtyards that separate public and private activities. The fathers' homes and private annexes are located on the second level of the single courtyard, in a set-back position that guarantees privacy. It is precisely in this wing of the building that the ancient Domestic Oratory is located, enriched by a decoration created between 1704 and 1709 by the Genoese painter Domenico Parodi (1672-1742) with portraits and symbolic attributes of Jesuit saints and martyrs inserted in a quadrature enriched by fake marble frames and gilding. This contribution aims to analyse the illusionistic stratagems adopted by the author in sophisticated and effective compromises between perspective rigor and the colouristic and plastic rendering of the decoration.
2024
Il Palazzo dell’Università di Genova nasce come sede del Collegio dei Gesuiti. La costruzione è iniziata nel 1633 circa, grazie al parziale finanziamento della famiglia Balbi, su progetto di Bartolomeo Bianco. La struttura è anomala per la sua tipologia, in quanto è disposta a gradoni su un terreno in pendenza e non presenta i due tradizionali cortili che separano le attività pubbliche da quelle private. Le abitazioni dei padri e gli annessi privati sono infatti collocati al secondo livello dell’unico cortile, in una posizione arretrata che ne garantisce la riservatezza. È proprio in questo braccio dell’edificio che si trova l’antico Oratorio Domestico, arricchito da una decorazione realizzata tra il 1704 e il 1709 dal pittore genovese Domenico Parodi (1672-1742) con ritratti e attributi simbolici dei santi e martiri gesuiti inseriti in una quadratura arricchita da cornici in finto marmo e dorature. In questo contributo si intendono analizzare gli stratagemmi illusionistici adottati dall’autore in sofisticati ed efficaci compromessi tra rigore prospettico e resa coloristica e plastica della decorazione.
978-88-98330-98-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1240795
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