Sulla possibilità di una "filosofia della mente" in Tommaso

Analytical Thomism underlines the relevance of Aquinas for philosophical anthropology and, in particular, for the contemporary philosophy of mind. But is it really possible to translate, almost at a conceptual level, the Thomistic philosophical anthropology in the current language of the philosophy of mind? After a previous evaluation of the historiografic “principle of recursivity”, I consider Anthony Kenny’s Aquinas on Mind and the criticisms it has received. In particular, I refer to the debate between Pouivet and Putallaz, showing how the punctual philological criticisms of Analytical Thomism project are not decisive for abandoning the attempt to formulate a Thomistic-inspired philosophy of mind.

Il tomismo analitico considera rilevante il contributo di Tommaso in ordine all’antropologia filosofica e, in particolare, per la contemporanea filosofia della mente. Ma davvero è possibile tradurre, almeno a livello concettuale, l’antropologia filosofica tomista nelle categorie utilizzate dall’attuale filosofia della mente? Dopo una valutazione critica del principio storiografico “di ricorsività”, mi concentrerò sul testo Aquinas on Mind di Anthony Kenny e sulle critiche ad esso rivolte. Nello specifico farò riferimento al dibattito tra Pouivet e Putallaz, concludendo come le puntuali osservazioni filologiche non risultino decisive per abbandonare il tentativo di formulare una filosofia della mente di ispirazione tomista.