I contributi raccolti nel volume non intendono celebrare la figura di Enrico Caviglia (Finalmarina 1862-1945) come vittorioso generale della Prima guerra mondiale, senatore, ministro e maresciallo d’Italia, ma studiarla attraverso inediti documenti d’archivio, fotografie e fondi librari nel contesto della cultura e degli eventi dei primi decenni del Novecento, legati in particolare alla memoria della Grande guerra. Il mito di Caviglia, esaltato dal fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, ebbe anche declinazioni artistiche nelle opere di vari scultori, tra i quali Vincenzo Gemito, Rubaldo Merello, Eugenio Baroni, Gaetano Cellini, Hendrik Christian Andersen, Filippo Cifariello, Agenore Fabbri. A partire dalle missioni di Caviglia in Estremo Oriente (1904-1911), in Libia (1912-1914) e in Sud America (1922), la dimensione internazionale si intreccia in queste pagine con quella nazionale e locale, dando vita a una narrazione nella quale anche le rimozioni sono importanti e rispecchiano il mutare dei tempi. Se nel 1927 il neonato Comune di Finale Ligure dedicò a Caviglia una lapide con busto in bronzo e nel 1952 il corpo del generale fu traslato alla presenza del Presidente della Repubblica nell’antica torre-mausoleo di Capo San Donato, nel 1963 l’abbattimento della sua villa per far spazio a un condominio rivela gli interessi e le speculazioni che caratterizzarono gli anni del “miracolo” economico, ben più forti della memoria storica.

Enrico Caviglia 1862-1945. Memoria Viaggi Cultura

Caffarena, Fabio;Murialdo, Giovanni;
2025-01-01

Abstract

I contributi raccolti nel volume non intendono celebrare la figura di Enrico Caviglia (Finalmarina 1862-1945) come vittorioso generale della Prima guerra mondiale, senatore, ministro e maresciallo d’Italia, ma studiarla attraverso inediti documenti d’archivio, fotografie e fondi librari nel contesto della cultura e degli eventi dei primi decenni del Novecento, legati in particolare alla memoria della Grande guerra. Il mito di Caviglia, esaltato dal fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, ebbe anche declinazioni artistiche nelle opere di vari scultori, tra i quali Vincenzo Gemito, Rubaldo Merello, Eugenio Baroni, Gaetano Cellini, Hendrik Christian Andersen, Filippo Cifariello, Agenore Fabbri. A partire dalle missioni di Caviglia in Estremo Oriente (1904-1911), in Libia (1912-1914) e in Sud America (1922), la dimensione internazionale si intreccia in queste pagine con quella nazionale e locale, dando vita a una narrazione nella quale anche le rimozioni sono importanti e rispecchiano il mutare dei tempi. Se nel 1927 il neonato Comune di Finale Ligure dedicò a Caviglia una lapide con busto in bronzo e nel 1952 il corpo del generale fu traslato alla presenza del Presidente della Repubblica nell’antica torre-mausoleo di Capo San Donato, nel 1963 l’abbattimento della sua villa per far spazio a un condominio rivela gli interessi e le speculazioni che caratterizzarono gli anni del “miracolo” economico, ben più forti della memoria storica.
2025
978-88-86796-98-9
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