Nella Genova bassomedievale, gli “alberghi” rappresentano una forma peculiare di organizzazione familiare che resta ancora oggi parzialmente inesplorata. Attraverso il caso della famiglia de Nigro, questo volume propone un’indagine prosopografica che consente di osservare da vicino i meccanismi di costruzione e di riproduzione dell’élite cittadina tra il secolo XII e il XV. L’analisi, basata su un’ampia e variegata documentazione (fonti notarili e fiscali, atti di qualità pubblica, ma anche epigrafi), restituisce la complessità di un gruppo familiare capace di mantenere nel tempo una posizione di rilievo politico, economico e sociale, grazie a strategie patrimoniali e insediative, reti di alleanze e pratiche di autorappresentazione. Particolare attenzione è riservata alla dimensione territoriale dell’albergo, al ruolo delle donne e alle relazioni tra famiglia e istituzioni civili e religiose. Nel superare un’immagine dell’albergo come istituzione statica, lo studio restituisce a quel termine usato nel contesto genovese la sua originaria fluidità semantica e mostra come esso sia stato un laboratorio di pratiche familiari, politiche e sociali. La vicenda dei de Nigro diventa così una chiave per comprendere la complessità dell’élite urbana, aprendo nuove prospettive di comparazione tra le variegate consociazioni familiari che prendono forma nelle città italiane bassomedievali.

Da famiglia a duplice albergo: i de Nigro a Genova (metà secolo XII-inizio XV)

Bezzina, Denise
2025-01-01

Abstract

Nella Genova bassomedievale, gli “alberghi” rappresentano una forma peculiare di organizzazione familiare che resta ancora oggi parzialmente inesplorata. Attraverso il caso della famiglia de Nigro, questo volume propone un’indagine prosopografica che consente di osservare da vicino i meccanismi di costruzione e di riproduzione dell’élite cittadina tra il secolo XII e il XV. L’analisi, basata su un’ampia e variegata documentazione (fonti notarili e fiscali, atti di qualità pubblica, ma anche epigrafi), restituisce la complessità di un gruppo familiare capace di mantenere nel tempo una posizione di rilievo politico, economico e sociale, grazie a strategie patrimoniali e insediative, reti di alleanze e pratiche di autorappresentazione. Particolare attenzione è riservata alla dimensione territoriale dell’albergo, al ruolo delle donne e alle relazioni tra famiglia e istituzioni civili e religiose. Nel superare un’immagine dell’albergo come istituzione statica, lo studio restituisce a quel termine usato nel contesto genovese la sua originaria fluidità semantica e mostra come esso sia stato un laboratorio di pratiche familiari, politiche e sociali. La vicenda dei de Nigro diventa così una chiave per comprendere la complessità dell’élite urbana, aprendo nuove prospettive di comparazione tra le variegate consociazioni familiari che prendono forma nelle città italiane bassomedievali.
2025
978-88-6887-382-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1274076
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