La logica culturale del nostro tempo si avvita intorno al perno indiscusso dell’accumulazione economica, del dominio tecnocratico e dello spirito di appropriazione. Esso porta con sé un senso crescente di separazione dagli altri e da se stessi, che scatena reazioni psicologiche difficili da gestire e aggrava la percezione di un drammatico passaggio di fase in cui sono coinvolti tutti i popoli della Terra, prima marginalizzati e poi occidentalizzati da una mondializzazione univoca a misura di capitale. Consigliere e Bartolini provano a interrogare la crisi di presenza che attraversa l’Occidente e a rintracciare forme di resistenza capaci di smascherare le incongruenze dell’immaginario tecno-capitalista e di denunciarne l’insostenibilità nel breve, medio e lungo periodo. Muovendosi all’incrocio tra filosofia, antropologia e psicologie del profondo, gli autori individuano alcuni dei meccanismi fondamentali che operano all’interfaccia tra soggettivazione e vita culturale, offrendo al lettore la possibilità di portare a consapevolezza l’esistenza di mondi altri che, per il semplice fatto di darsi, mettono in crisi la pretesa uniformante del biopotere e dei suoi dispositivi psicopolitici. Per uscire vivi dal sortilegio che ci avvince, non si tratta di votare tutte le nostre energie a una pratica antagonista fine a se stessa, quanto piuttosto di produrre alternative concrete di pensiero, relazione e immaginazione, partendo da alcune parole chiave capaci di tracciare, qui e ora, le coordinate di un possibile vivere-altrimenti: Legami, Felicità, Fare Attenzione, Interrompere, Molteplicità, Sufficienza Intensiva, Limite, Esperienza, Mondi Altri, Sacro, Nuovo Internazionalismo.
Strumenti di cattura. Per una critica dell’immaginario tecno-capitalista.
S. Consigliere
2019-01-01
Abstract
La logica culturale del nostro tempo si avvita intorno al perno indiscusso dell’accumulazione economica, del dominio tecnocratico e dello spirito di appropriazione. Esso porta con sé un senso crescente di separazione dagli altri e da se stessi, che scatena reazioni psicologiche difficili da gestire e aggrava la percezione di un drammatico passaggio di fase in cui sono coinvolti tutti i popoli della Terra, prima marginalizzati e poi occidentalizzati da una mondializzazione univoca a misura di capitale. Consigliere e Bartolini provano a interrogare la crisi di presenza che attraversa l’Occidente e a rintracciare forme di resistenza capaci di smascherare le incongruenze dell’immaginario tecno-capitalista e di denunciarne l’insostenibilità nel breve, medio e lungo periodo. Muovendosi all’incrocio tra filosofia, antropologia e psicologie del profondo, gli autori individuano alcuni dei meccanismi fondamentali che operano all’interfaccia tra soggettivazione e vita culturale, offrendo al lettore la possibilità di portare a consapevolezza l’esistenza di mondi altri che, per il semplice fatto di darsi, mettono in crisi la pretesa uniformante del biopotere e dei suoi dispositivi psicopolitici. Per uscire vivi dal sortilegio che ci avvince, non si tratta di votare tutte le nostre energie a una pratica antagonista fine a se stessa, quanto piuttosto di produrre alternative concrete di pensiero, relazione e immaginazione, partendo da alcune parole chiave capaci di tracciare, qui e ora, le coordinate di un possibile vivere-altrimenti: Legami, Felicità, Fare Attenzione, Interrompere, Molteplicità, Sufficienza Intensiva, Limite, Esperienza, Mondi Altri, Sacro, Nuovo Internazionalismo.| File | Dimensione | Formato | |
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