L’articolo discute la proposta di natura filosofica e politica del pensatore svizzero Ernest Naville (1816- 1909) il quale, a partire da un orizzonte epistemologico, riflette sui diversi sistemi di rappresentanza elettorale, convergendo nella direzione di una sostanziale plausibilità del proporzionale. Pur essendo inserita in un contesto geo-politico storicamente lontano dalla nostra contemporaneità, questa disamina ermeneutica attraversa e insegue istanze e intuizioni che, sebbene inserite nelle dinamiche sociali di fine Ottocento, appare ancora oggi attuale e pertinente. Essa infatti sembra anticipare alcune posizioni novecentesche, quali la riflessione popperiana sulla società aperta, e sembra potenzialmente ancora utile ad un contributo teoretico, storico e filosofico all’interno del recente dibattito sulla riforma della legge elettorale
L'ipotesi di Naville sulla rappresentanza proporzionale
Arsena A
2021-01-01
Abstract
L’articolo discute la proposta di natura filosofica e politica del pensatore svizzero Ernest Naville (1816- 1909) il quale, a partire da un orizzonte epistemologico, riflette sui diversi sistemi di rappresentanza elettorale, convergendo nella direzione di una sostanziale plausibilità del proporzionale. Pur essendo inserita in un contesto geo-politico storicamente lontano dalla nostra contemporaneità, questa disamina ermeneutica attraversa e insegue istanze e intuizioni che, sebbene inserite nelle dinamiche sociali di fine Ottocento, appare ancora oggi attuale e pertinente. Essa infatti sembra anticipare alcune posizioni novecentesche, quali la riflessione popperiana sulla società aperta, e sembra potenzialmente ancora utile ad un contributo teoretico, storico e filosofico all’interno del recente dibattito sulla riforma della legge elettorale| File | Dimensione | Formato | |
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