Il contributo indaga il riutilizzo di alcuni versi di RVF 7 e della prima ottava del canto XXXVI dell’Orlando Furioso sull’inclinazione naturale dell’uomo e sul libero arbitrio nelle polemica con Giuseppe degli Aromatari, nata in seguito alla pubblicazione nel 1609 delle Considerazioni sopra le Rime del Petrarca e affiorante nelle varie redazioni dei Pensieri diversi. Il tema degli influssi celesti e dell’inevitabilità del destino si intreccia in questi testi con il giudizio sull’autorità degli antichi e con il biasimo delle lettere, in una querelle nella querelle che permette di ricostruire in nuce l’evoluzione del pensiero tassoniano in anni cruciali, nonché il suo idiosincratico rapporto con i classici, anche a costo di un uso spregiudicato della citazione.
Tra «natura» e «benigno lume»: Tassoni, «RVF 7» e la polemica sul libero arbitrio
Giordano Rodda
2021-01-01
Abstract
Il contributo indaga il riutilizzo di alcuni versi di RVF 7 e della prima ottava del canto XXXVI dell’Orlando Furioso sull’inclinazione naturale dell’uomo e sul libero arbitrio nelle polemica con Giuseppe degli Aromatari, nata in seguito alla pubblicazione nel 1609 delle Considerazioni sopra le Rime del Petrarca e affiorante nelle varie redazioni dei Pensieri diversi. Il tema degli influssi celesti e dell’inevitabilità del destino si intreccia in questi testi con il giudizio sull’autorità degli antichi e con il biasimo delle lettere, in una querelle nella querelle che permette di ricostruire in nuce l’evoluzione del pensiero tassoniano in anni cruciali, nonché il suo idiosincratico rapporto con i classici, anche a costo di un uso spregiudicato della citazione.| File | Dimensione | Formato | |
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