Il rapporto con Napoleone da parte del protagonista delle Confessioni d’un italiano, Carlo Altoviti, è studiato all’interno della sua progressiva maturazione umana e politica, dal primo incontro giovanile con il generale rivoluzionario, allo smacco per il tradimento di Campoformio, alla fuga da Venezia e all’avventuroso coinvolgimento nelle insurrezioni dell’Italia del Sud, fino alla delusione per l’ascesa di Napoleone al trono imperiale e la conseguente trasformazione della Repubblica in Regno d’Italia. La risorsa della coscienza individuale dà a Carlo la forza di opporsi al tiranno, ma anche di contrastare gli irriducibili sognatori, come l’amico Lucilio, e di trovare – attraverso nuove romanzesche vicissitudini in Italia e all’estero – una propria strada in cui gli ideali si traducono in concreta operatività sociale e politica. Alla cui base sta la solidità dell’istituto della famiglia (costruito al di là dell’amore romantico-passionale per l’affascinante Pisana), che permette di veder proseguire nei figli la lotta per una nazione libera e non più bisognosa di «uomini fatali».

NAPOLEONE, IL VOLTO DEL POTERE E LA COSCIENZA INDIVIDUALE NELLE "CONFESSIONI D’UN ITALIANO"

Quinto Marini
2022-01-01

Abstract

Il rapporto con Napoleone da parte del protagonista delle Confessioni d’un italiano, Carlo Altoviti, è studiato all’interno della sua progressiva maturazione umana e politica, dal primo incontro giovanile con il generale rivoluzionario, allo smacco per il tradimento di Campoformio, alla fuga da Venezia e all’avventuroso coinvolgimento nelle insurrezioni dell’Italia del Sud, fino alla delusione per l’ascesa di Napoleone al trono imperiale e la conseguente trasformazione della Repubblica in Regno d’Italia. La risorsa della coscienza individuale dà a Carlo la forza di opporsi al tiranno, ma anche di contrastare gli irriducibili sognatori, come l’amico Lucilio, e di trovare – attraverso nuove romanzesche vicissitudini in Italia e all’estero – una propria strada in cui gli ideali si traducono in concreta operatività sociale e politica. Alla cui base sta la solidità dell’istituto della famiglia (costruito al di là dell’amore romantico-passionale per l’affascinante Pisana), che permette di veder proseguire nei figli la lotta per una nazione libera e non più bisognosa di «uomini fatali».
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