Diffusione di riprese e registrazioni fraudolente: la prima pronuncia di legittimità

La sentenza Cass. Pen. n. 2112/2025 è degna di nota in quanto è la prima decisione di legittimità ri-guardante l’applicazione del delitto di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente (art. 617-septies c.p.); inoltre, perché chiarisce che, pur essendo il fine di recare danno all’altrui reputazione o immagine incompatibile con il dolo eventuale, la condotta di diffusione può essere tenuta con un atteggiamento di dolo eventuale; infine, perché pone a confronto tale delitto con quello di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti ex art. 612-ter c.p. Su quest’ultimo punto, peraltro, la Cassazione non si sofferma ad analizzare in modo completo tutti gli elementi comuni e differenziali delle fattispecie, ma in-dica un requisito divergente - il consenso alla realizzazione delle immagini o video ex art. 612-ter c.p. - con affermazione apodittica, che non trova riscontro esplicito nella norma incriminatrice ed è, quindi, tutt’altro che indiscutibile.