Seconda parte di una serie di studi sulle «lettere e dicerie del pelatoio» scritte da Anton Francesco Doni, l’articolo si concentra sulla missiva indirizzata a Vincenzo Dini, cancelliere del cardinale Uberto Gambara. Il documento si distingue per essere una delle celebri lettere-novella scritte da Doni nel corso della sua carriera: grazie a un fittizio e ironico scambio dialogico tra due mendicanti, l’autore intende infatti screditare e infamare il cancellier Dini. Indagando la verità biografica celata nella finzione letteraria, il saggio mira a comprendere le ragioni dell’odio doniano, oltre che a riflettere sulle scelte narrative, linguistiche e strutturali operate nel documento.
Anton Francesco Doni e la pelatina. Parte II: le lettere a Vincenzo Dini
Pastori
2025-01-01
Abstract
Seconda parte di una serie di studi sulle «lettere e dicerie del pelatoio» scritte da Anton Francesco Doni, l’articolo si concentra sulla missiva indirizzata a Vincenzo Dini, cancelliere del cardinale Uberto Gambara. Il documento si distingue per essere una delle celebri lettere-novella scritte da Doni nel corso della sua carriera: grazie a un fittizio e ironico scambio dialogico tra due mendicanti, l’autore intende infatti screditare e infamare il cancellier Dini. Indagando la verità biografica celata nella finzione letteraria, il saggio mira a comprendere le ragioni dell’odio doniano, oltre che a riflettere sulle scelte narrative, linguistiche e strutturali operate nel documento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



